lunedì 3 luglio 2017

Bilingui per caso - plurilinguismi vari in famiglia

Abbiamo già parlato delle definizioni di bi- e plurilinguismo, abbiamo già chiarito che siamo praticamente tutti almeno bilingui e potenzialmente capaci di imparare ogni lingua (evvai!). Cosa significa ciò, che i tipi di bilinguismo siano tutti uguali? Direi di no – ok, non lo dico io, lo dice la linguistica, ma io non posso che trovarmi d’accordo.
Nella mia famiglia, siamo tutti e 4 cittadini italiani, in casa si parla solo italiano, eppure rientriamo ognuno in una categoria differente! Vediamo come questo sia possibile:

IO:
madrelingua italiana, nata e vissuta in Italia, come sapete conosco ad oggi 6 lingue, ma nessuna di queste è stata appresa da me in prima istanza in un contesto diverso da quello dello studio. Ho studiato tutte le lingue straniere che conosco, alcune le conosco meglio, altre peggio, alcune si sono specializzate in base alle esperienze lavorative, o di vita, che con loro mi hanno accompagnata. Il mio si potrebbe definire plurilinguismo consecutivo tardivo; ho appreso tutte le altre lingue dopo l’acquisizione della mia lingua madre, e la scolarizzazione. Attenzione, questo non vuol dire che superata questa età non si sia più in grado di apprendere le lingue, tutt’altro – sì, parolacce incluse!

MARITO:
madrelingua italiano, nato e vissuto in Italia, portatore sano del virus dell’”io non sono portato per le lingue!”, ha cercato di schivare il più possibile lo studio obbligatorio dell’inglese a scuola fino a quando il destino beffardo, guarda un po’, gli fa trovare lavoro in Germania. Niente, tocca studiare. E ce l’ha fatta, eh! Lo definiamo, suo malgrado, bilinguismo consecutivo tardivo.



LA MAXI:
madrelingua italiana, nata e vissuta in Italia fino ai quasi quattro anni, poi BUM, trasferimento in Germania, si va in un asilo dove non capisce un’acca, si autoproduce mal di pancia e mal d’orecchie psicosomatici (con conseguenti sensi di colpa e stracciamenti di vesti genitoriali, ovvio) e poi questo tedesco arriva, così come è entrato passivamente nella sua testa esce in maniera attiva sempre più fluente. Alle soglie della scuola elementare, con i suoi 6 anni e mezzo (abbiamo scelto per lei l’”anno del re”, ritardandole di un anno l’ingresso a scuola, per motivi che esulano da questo post, ma se vi interessasse l’argomento fatemelo sapere, potremmo approfondirlo insieme) la Maxi è fluente in entrambe le lingue, parla senza accenti (non evidenti almeno), conosce anche il meraviglioso dialetto locale (AAAAAAARGH!!!!), è un caso di bilinguismo consecutivo precoce: la sua madrelingua è l’italiano, ma l’apprendimento della seconda è avvenuto prima della scolarizzazione, in quel modo meccanico-sensoriale tipico dell’apprendimento precoce, che non è mediato dalla conoscenza pregressa di strutture grammaticali e dal ragionamento – come invece avviene negli adulti.

LA MINI:
la Mini, 9 mesi, ancora non parla, si sfoga in continue lallazioni in cui compare in continuazione MAMMAMAMMAMAMMA, ma anche PAPAPA, o anche MAMMAPAPA (e anche TETTE, vabbè), e così via. Il suo ambiente, benché sia prevalentemente italiano in famiglia, non è monolingue: sua sorella gioca continuamente in tedesco, la maggior parte delle persone che frequenta casa nostra parla tedesco, al di fuori della porta di casa si parla tedesco, la TV e la radio sono prevalentemente in tedesco. Il suo sarà un caso di bilinguismo naturale, è probabile che i suoi primi tentativi seri di comunicazione saranno un’insalata (ma va'?!) in cui mischierà parole di entrambe le lingue, ed è possibile anche che parlerà più tardi rispetto a bambini immersi in un ambiente monolingue, perché ha un registro di input più ampio da dover gestire. Nessuna paura, in ogni caso: se anche voi avete bimbi nella stessa situazione, sappiate solo dare loro il tempo che serve per selezionare e dividere i registri linguistici, che è quello che avverrà naturalmente crescendo, senza forzature.

E voi, in quale categoria vi riconoscete?

Per un velocissimo approfondimento sulle definizioni, per sapere in quale categoria rientrate, vi rimando a questo link: http://www.jezik-lingua.eu/it/13906/Che-cosa-significa-il-termine-bilinguismo


Anche questa volta, il contributo grafico è gentilmente offerto dalla Maxi.

1 commento: