domenica 28 giugno 2020

Il bilinguismo della Mini dopo il Coronavirus

"Endlich, ist es soweit!" come si dice qui, "Finalmente è ora!". Domani, con varie modifiche dell'attività quotidiana, scuole e asili riapriranno per tutti i bambini nella mia regione in Germania. Nel post-Corona, le riflessioni da fare, i punti da analizzare sarebbero innumerevoli: io voglio concentrarmi sul bilinguismo, e sulle ripercussioni che l'isolamento sociale ha creato.

La Maxi, 9 anni e mezzo, dal punto di vista linguistico non ha riportato modifiche di sorta: scolarizzata, autonoma nella lettura e nella scrittura, porta avanti le sue due lingue in maniera assolutamente conforme alla sua età. I compiti, le videolezioni, le telefonate con le amiche le hanno senza dubbio permesso di mantenere costante il tedesco nella sua quotidianità.

La Mini ha avuto una situazione un po' diversa: 3 anni e mezzo, al suo primo anno dell'equivalente della scuola dell'infanzia, da un giorno all'altro si è trovata isolata in casa con la sua sola famiglia; e per la Mini, famiglia = italiano. E basta. La Mini mal tollera che noi le si parli tedesco, lo accetta solo un po' dalla sorella, per poi scocciarsi e andarsene 😅 Naturalmente, nessuno ha pensato di appesantire la situazione di clausura imponendole una lingua che lei non riconosceva come appartenente al contesto, ma nel frattempo il tedesco che fine ha fatto? Per tutte le settimane in cui i nostri contatti sociali sono stati impediti, la seconda lingua sembrava addirittura sparita. Canzoni, giochi, cartoni, quotidianità, tutto DOVEVA essere svolto in italiano. Mi è sembrato di scorgere, nella mia piccola, quasi un rifiuto della lingua, come se sentendosi "buttata fuori" dall'asilo (cosa può capirne una bimba di tre anni di misure drastiche in nome del bene comune?) volesse reagire ignorandone la lingua - piccola postilla: l'asilo della Mini è bilingue tedesco-francese, ma per il francese è ancora totalmente passiva, quindi il fatto che non parlasse francese non mi impensieriva affatto. Come già detto, data la delicatezza della situazione, non abbiamo voluto imporle nulla; abbiamo invece cercato di rassicurarla quotidianamente che la chiusura era solo temporanea, le abbiamo mostrato foto dell'asilo, abbiamo fatto insieme molte delle attività che le maestre ci proponevano tramite la App, e soprattutto abbiamo cercato di portare comunque armonia e speranza nelle giornate uscendo molto nella natura (questo non è mai stato impedito in Germania, purché in solitudine). Eravamo preoccupati? Un po', nonostante la logica e le conoscenze pregresse, sì. Più che altro, paura che il ritorno all'asilo potesse essere come una ripartenza da zero, ma con un re-inserimento impossibile, date le misure di distanziamento imposte alle strutture. Una chiacchierata con la sua maestra ci ha senza dubbio aiutati a sentirci meno dubbiosi, ed almeno a condividere la preoccupazione con chi, assieme a noi, si sarebbe occupata di lei.

Da quando la Mini ha saputo con certezza che sarebbe tornata all'asilo, però (asilo che vede anche da casa, il cui giardino confina con il nostro), qualcosa improvvisamente è cambiato: ha cominciato a parlottare con i suoi giochi in tedesco a casa, a guardare volentieri qualche cartone animato in tedesco, a cantare le canzoni del suo asilo. Così, per sua scelta, senza alcuna richiesta da parte nostra. La lingua non era, ovviamente, sparita: riposta in un cassettino del suo cervello, l'ha tirata fuori quando sapeva che le sarebbe servita. 😊

Abbiate fiducia nei vostri bambini, troveranno sempre il modo di comunicare, e non preoccupatevi se sarà anche sfidante, con il vostro sostegno sarà una sfida che vinceranno senz'altro!

E adesso vi invito a cantare tutti insieme la canzone attualmente preferita dalla Mini, che oggi abbiamo mandato a nastro per tutta la mattina:

https://www.youtube.com/watch?v=8g0TPzqqaZM

Un saluto canterino a tutti voi!