lunedì 19 giugno 2017

Si parte!

Piacere!
Angenehmen!
Nice to meet you!
Encantada!
Enchantée!
Douzo youroshiku onegaishimasu!

È un piacere presentarmi, cari tutti. Mi chiamo Valentina, e la mia quotidianità è fatta di un miscuglio di lingue, una… insalata di lingue, appunto!
Italiana madrelingua, vivo con marito e due figlie, la Maxi e la Mini, in Germania, in uno spicchio di foresta nera molto vicino ai confini svizzero e francese. Parliamo italiano in casa, tedesco per le comunicazioni quotidiane (lavoro, scuola, spesa ecc.), e poi io parlo francese quando ogni tanto andiamo a spasso dall’altra parte del Reno, guardo serie TV in inglese, anime in giapponese, traduco da varie lingue, insegno italiano… Faccio confusione? A volte sicuramente sì, ma è una confusione piena di ricchezza comunicativa, allegria, vita.
Sono traduttrice ed insegnante di italiano, le lingue straniere sono il mio lavoro e la mia vita, ma mentre ho studiato tutte le altre lingue che conosco (inglese, francese e spagnolo al liceo linguistico, giapponese all’università) il tedesco, la lingua della mia quotidianità, l’ho imparata praticamente da autodidatta; non avevo molto tempo di frequentare corsi, quando siamo arrivati qui quasi tre anni fa. Avevamo una casa da cercare, una Maxi quasi quattrenne da inserire in un asilo dove si parlava una lingua sconosciuta, una nuova vita da impostare, nuove abitudini da creare…
È perché hai il metodo, mi dicono. Uhm, riflessione interessante. Ho passato tempo a pensare se veramente lo avessi, questo metodo; probabilmente, da linguista, ho una forma mentis abituata a ragionare per categorie grammaticali, il che semplifica un po’ il lavoro, ma soprattutto credo di avere sviluppato negli anni piccole strategie per acquisire nuove strutture linguistiche, che applico ormai anche inconsciamente. Ora che sono in maternità della mia Mini, che è nata 9 mesi fa in Germania ed è una Schwarzwald Mädel, una fanciulla della foresta nera, ho pensato di condividere con voi questi piccoli trucchi, e racconti di una vita a più registri linguistici, con una Maxi bilingue che mi offre perle tipo “Mamma, qui c’è un posto di bauenazione” (da Baustelle, che in tedesco vuol dire cantiere), una Mini che ancora non parla e chissà che lingua sceglierà, un marito che si chiede perché non siamo andati in Spagna che lo spagnolo gli piace di più, io che ogni tanto sogno di andare a vivere dall’altra parte del Reno perché il francese è così musicale...   
Si parlerà di bilinguismo infantile, bilinguismo adulto, insegnamento delle lingue, traduzione. Vi offrirò consigli, spunti e punti di vista, che mi piacerebbe moltissimo scambiare con i vostri.
Una divertente babele, vedrete che il plurilinguismo è davvero alla portata di tutti.


Vi aspetto, a presto.

                              Un sorridente e occhialuto ritratto fatto per me dalla Maxi 😅

Nessun commento:

Posta un commento